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Di marketing e mitologia: i cocktail umbrellas

2022-10-07 17:04

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Costume e Società,

Di marketing e mitologia: i cocktail umbrellas

Un ombrello da cocktail è generalmente costituito da uno stuzzichino di legno o dibambù, diverse nervature di cartone e un colorato pezzo di carta, stileg


Un ombrello da cocktail è generalmente costituito da uno stuzzichino di legno o di bambù, diverse nervature di cartone e un colorato pezzo di carta, stile giapponese.


Ma qual è il ruolo dell'ombrellino di carta che si mette nei cocktail?


Le origini reali dell’ombrello da cocktail sono oscure, ma alcuni hanno teorizzato che piccoli ombrelli potrebbero essere stati creati dai polinesiani nativi come doni simbolici agli dei. L’uso di ombrellini di carta per proteggere le bevande alcoliche potrebbe essere iniziato quando poi i polinesiani hanno accolto i colonizzatori stranieri e i loro equipaggi.


Si sentono anche spiegazioni che suonano più come leggende metropolitane: “Con l’ombrellino i raggi solari non rovinano la bevanda”. Oppure: “L’alcol è una molecola volatile; l’ombrellino serve a non farla evaporare in fretta”.


Forse un ombrello da cocktail ha anche una funzione pratica: le bevande servite all’aperto, specialmente in un vero ambiente tropicale, tendono a sciogliersi molto rapidamente al sole e un ombrellino da cocktail può davvero ridurre la quantità di radiazione solare che raggiunge il ghiaccio all’interno di una miscela alcolica fredda.


C’è chi suggerisce che l’ombrello da cocktail prevenga anche l’evaporazione troppo rapida degli spiriti volatili come il rum. Si ritiene che i fumi dell’alcool siano intrappolati sotto l’ombrello, quindi quando il consumatore lo mette da parte per bere un sorso, i gas aromatici raggiungono il naso.


Probabilmente però questi ombrellini, che oggi troviamo un pò kitsch, sono stati principalmente solo una trovata di marketing: nei primi anni ’30 la clientela dei primi bar era tutta al maschile, il bar infatti era un luogo per uomini e nessuna donna rispettosa e ben educata era mai stata vista al bar all’angolo. Secondo una voce popolare, i primi ombrellini da cocktail usati a scopo decorativo apparvero in un leggendario night club a tema tropicale chiamato Trader Vic’s, ad Emeryville California, nel 1932. Il proprietario del Trader Vic’s, affermò di aver copiato l’idea di un precedente bar polinesiano chiamato Ed Beachcomber, ad Hollywood California.


L’aspetto dell’ombrello e di altri contorni elaborati ha coinciso con l’aumento della popolarità dei cocktail tra le clienti femminili. Molte delle ricette di cocktail più elaborate utilizzate oggi provengono dalla competizione amichevole tra barman per attirare più clienti femminili. Una manovra di marketing vincente insomma, che si è poi affermata con la moda della cultura esotica stile tiki, tipica degli anni ’50 e ’60 e che ha retto bene la prova del tempo!


Oggi la risposta più semplice probabilmente è che i Cocktail Umbrella ci ispirano ancora una magnifica sensazione di festa, di esotico e di vacanza. I drinks che hanno comunemente un ombrello da cocktail di solito sono: Blue Hawaii, Margarita, Mai Tai e Piña Colada.


Cin cin!


 



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